sabato 7 marzo 2009

Memoria delle mie puttane tristi - Gabriel Garcìa Marquez

Oggi vi parlo di una mia grande passione: la narrativa ispano americana e come simbolo ho scelto un libro che ho letto pochi anni fa di GABRIEL GARCIA MARQUEZ.


Mi sono laureata in lingue e letterature straniere a Venezia (Cà Foscari) e come lingue ho studiato English e Ispano-americano, ovvero lo spagnolo dell'America del Sud.


Non ho studiato il classico spagnolo perchè fin da quando ero piccola mia zia, sempre la mia adorata zia DIANA, mi ha trasmesso l'amore per l'America meridionale e per il suo popolo e i loro usi e costumi e poi perchè mi è sempre piaciuta l'idea di andare a visitare il Messico e il Guatemala, e il Perù e la Colombia.


Adoro la lingiu spagnola sia parlata che scritta, mi piace la sua musicalità, la pronuncia, i modi di dire e ho letto anche molti libri in lingua.

Come docente di letteratura ispano-americana avevo la fantastica e adorabile Martha Canfield (mi rimarrò sempre nel cuore la sua dolcezza e professionalità), una signora toscana che traduceva i testi di autori contemporanei e ne curava la versione italiana.


Beh la prof in questione ci ha fatto leggere tante opere di artisti contemporanei ispano americani e ce ne ha fatti conoscere molti anche dal vivo (fantastico parlare e vedere lo scrittore del libro che hai appena finito di leggere!!!).

Per ricordare quindi i "vecchi tempi" ho letto questo libro, che a discapito del titolo (anche se ci fa già capire che Marquez quando scrive non ha peli sulla lingua) mi affascinato moltissimo.

TRAMA

"L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte di amore folle con un'adolescente vergine." Comincia così il nuovo romanzo di Gabriel Garcia Márquez, il libro con cui il premio Nobel colombiano torna dopo dieci anni alla narrativa. A raccontare è la voce dell'anziano protagonista, un giornalista eccentrico e solitario, che accanto a un'adolescente scopre il piacere inverosimile di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme "senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore". Scopre forse per la prima volta l'amore, quello che non ha mai cercato in tutte le donne che ha incontrato e conosciuto, trovando "l'inizio di una nuova vita a un'età in cui la maggior parte dei mortali è già morta".


1 commento:

  1. anche se questo libro non l'ho letto l'autore è uno dei miei preferiti.

    Sono io la zia Diana...per chi legge.

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