giovedì 19 marzo 2009

BIOGRAFIA STIEG LARSSON

Stieg Larsson, giornalista e scrittore svedese, è nato il 15 agosto 1954 a Skelleftehamn ed è morto il 9 novembre 2004 a Stoccolma per un improvviso attacco cardiaco.
Quel giorno l’ascensore del palazzo di Stoccolma dove aveva sede la rivista EXPO era fuori servizio e Stieg fece di corsa i sette piani di scale per arrivare in redazione. Appena entrato fu stroncato dalla fatica, ma soprattutto dalle sigarette, dal troppo lavoro e dal colesterolo alto. Neanche l’ambulanza riuscì ad arrivare in tempo.
La carriera di Larsson era cominciata con i mestieri più vari finché, nel 1983, era diventato grafico presso l’agenzia di stampa Tidningarnas telegrambyrå (TT). Gradualmente, si orientò verso il giornalismo diventando prima critico letterario e poi giornalista di inchiesta.
Nel 1995, in seguito all’omicidio di cinque ragazzi a Stoccolma per mano di estremisti di destra, lasciò l’agenzia per fondare la rivista trimestrale EXPO, che mantenne sempre schierata in prima linea contro il razzismo, il fascismo e l’estremismo di destra. Nel 1991 Larsson scrisse, insieme a Anna-Lena Lodenius, Extremhögern (Estremismo di destra); nel 2001 pubblicò con Mikael Ekman Sverigedemokraterna: den nationella rörelsen (Democratici svedesi: il movimento nazionale). Nel corso degli anni Larsson diventò uno dei più grandi esperti mondiali di organizzazioni di estrema destra e neonaziste e fu ascoltato più volte come relatore a Scotland Yard e all’Osce di Parigi. Per questo motivo ricevette numerose minacce finché, nel 1999, la polizia impose la scorta a lui e alla compagna Eva Gabrielsson. Stieg ed Eva vivevano insieme a Stoccolma, ma non apparivano sul citofono né in alcun documento ufficiale: avevano deciso di non sposarsi per non essere registrati, nella speranza di far perdere le proprie tracce. Dopo trentadue anni di convivenza, questa scelta costò molto cara a Eva: alla morte di Stieg, per via della legge svedese gli eredi riconosciuti furono solo il padre e il fratello, con i quali lo scrittore aveva rapporti saltuari e tutt’altro che calorosi.
La tragica fine della sua breve esistenza terrena porta quindi i contorni di una vera e propria beffa del destino.

Fino al 2004 Stieg Larsson aveva pubblicato solo saggi sulla democrazia svedese e sui movimenti di estrema destra. Pochi mesi prima di morire aveva preso contatto con una delle principali case editrici svedesi, la Norstedts, e consegnato una serie di tre romanzi polizieschi che costituiscono la Trilogia chiamata Millennium dal nome del giornale presso il quale lavora il loro protagonista.

Larsson aveva pensato a una serie di dieci romanzi e aveva già sviluppato il quarto ed il quinto volume. Subito dopo la trilogia, avrebbe scritto il quinto episodio della serie, saltando il quarto: il volume, secondo alcune fonti, sarebbe completo, pronto per la pubblicazione, ma le vicissitudini legate all’eredità ne stanno ostacolando l’uscita. Lo sfortunato scrittore svedese aveva una casetta sul mare dove progettava di ritirarsi con i guadagni dei suoi libri, ma non ha avuto il tempo di realizzare nessuno dei suoi programmi, perché i tre romanzi sono stati pubblicati soltanto dopo la sua morte.

La trilogia ha conosciuto un enorme successo, prima in Svezia, quindi in Francia dove è stata pubblicata dalla casa editrice Actes Sud, poi in tutta Europa diventando uno strepitoso caso letterario. Attualmente i libri di Stieg Larsson sono tradotti in 25 paesi e In Italia sono pubblicati dalla casa editrice Marsilio.
La fine di Larsson continua a essere accompagnata dal clamore perché fa da sfondo a uno dei casi editoriali più straordinari degli ultimi anni. Finora la trilogia di Millennium ha venduto oltre otto milioni di copie nel mondo, soprattutto in Svezia, Francia, Germania e Italia. Negli ultimi mesi la serie è approdata nel mondo anglosassone e i primi dati di vendita e le recensioni sembrano indicare che il successo di Mikael e Lisbeth potrebbe moltiplicarsi nel Regno Unito e negli Stati Uniti d’America.

Lo scrittore francese Guillaume Lebeau ha vissuto tre mesi a Stoccolma per calarsi nell’atmosfera larssoniana, incontrare Eva, amici e conoscenti e scrivere Le Mystère du Quatrième Manuscrit: enquête au coeur de la série Millénnium. Lebeau cerca di svelare almeno in parte il mistero del quarto manoscritto: ne esisterebbe una copia digitale nel computer in mano a Eva, ma i parenti di Larsson giurano di averne visto una versione stampata sulla sua scrivania, nei giorni immediatamente successivi alla morte. I giornalisti di EXPO sono dalla parte di Eva e confermano tutte le sue dichiarazioni, ma lei ha capito che il ricavato delle vendite di un nuovo volume arricchirebbe solo Erland e Joakim e quindi cerca di frenare la sua pubblicazione.

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