giovedì 26 febbraio 2009

Uomini che odiano le donne - Stieg Larsson


La prima volta che ho visto questo libro in libreria mi sono detta: "Ma chi comprerà mai questo libro?".
Il titolo non mi ispirava per niente perchè mi sembrava annunciasse uno di quei trattati di psicologia che analizzano il rapporto particolare che lega gli ometti a noi donnine.
E invece a settembre 2008, prima di partire per un viaggio a Minorca, la mia zietta preferita me l'ha regalato....sembrava troppo una sfida allettante leggerlo e quindi mi sono detta: Perchè non iniziare quest'avventura???
Ho iniziato a leggerlo in aereo durante il decollo, momento in cui devo trovare sempre qualcosa da fare per non pensare alla sensazione ansiolitica che mi invade ogni volta che prendo un aereo.
Beh da quel momento mi sono resa conto che il libro mi prendeva veramente un sacco e che non appena sapevo che dovevo smettere di leggere per qualche motivo sentivo il dispiacere nascere in me.
Ho sempre amato i thriller, a partire da Stephen King fino ad arrivare a Michael Connelly ma Stieg Larsson, autore del testo in questione mi ha proprio stupito.
E' il primo libro di una trilogia che ha avuto un enorme successo in tutta Europa. Nonostante sia al suo esordio letterario Larsson dimostra di conoscere a fondo il genere e si avvale di tutti i trucchi del mestiere per sedurre il lettore.
Il successo editoriale è figlio di una serie di riuscitissime scelte. Un omicidio da risolvere, moltissimi colpi di scena che sorprendono in modo molto avvincente e dissidi familiari condiscono la vicenda gradevolmente. L’azione, poi, si svolge in un piccolo paese, uno scenario circoscritto che strizza l’occhio al lettore; tutti possono essere sospettati, nessuno è innocente aprioristicamente. L’indagine in un luogo così circoscritto stimola l’indole voyeuristica del lettore che spierà nelle vite private degli abitanti del villaggio. Con un ristretto ventaglio di sospettati ciascuno può divertirsi a formulare ipotesi e cercare soluzioni.
Senza accorgertene inizi a vestire i panni dei personaggi, a pensare come loro.
La prosa è scorrevole, veloce, a tratti giornalistica, mai ripetitiva e scontata. La lettura non è solo avvincente ma anche rilassante.
Dispiace sapere che l'autore è deceduto subito dopo aver terminato la stesura del terzo libro della trilogia senza godersi la grande fama raggiunta tra i lettori di tutto il mondo.
TRAMA
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista "Millennium", specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger.

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un tuo commento...sarà un piacere leggerti..anche solo per un salutino..